(ANSA) – ROMA, 15 APR – L’80% dei diplomati ITS trova lavoro a un anno dal diploma : percentuali ben più alte di chi consegue una laurea triennale o magistrale. E le richieste del mondo produttivo sono sempre in crescita: per questo serve rafforzare i percorsi ITS Academy per incrementare l’occupazione giovanile. È questo uno dei punti emerso durante la giornata organizzata dall’Associazione Rete Fondazioni ITS che ha fatto il punto sul mondo dei percorsi formativi di Istruzione Tecnologica Superiore (ITS).
Il convegno «Ieri, oggi, domani-cosa è stato fatto, cosa facciamo e cosa faremo» si è svolto a Villa Campolieto a Ercolano e ha presentato numeri e scenari di occupabilità su cui riflettere. “Gli Its formano tecnici specializzati nelle nuove tecnologie a tutto campo che ormai sono figure richieste in ogni settore produttivo. Una volta assunti in azienda i ragazzi che lo desiderano potranno far valere il diploma Its come credito formativo universitario se vogliono intraprendere un percorso di laurea, fare e sapere rappresentano la nostra idea di formazione continua. Le imprese per crescere hanno bisogno di una filiera delle competenze. Il nostro obiettivo a un anno è raggiungere il numero di 30 mila matricole”, spiega Guido Torrielli , presidente Rete ITS Italia. “Si cresce insieme , vince il sistema aziende , formazione e università. La mia idea è che le imprese crescono con le nuove competenze e che crescendo fanno poi crescere i propri dipendenti, accompagnandoli nel successivo percorso di laurea . Chi oggi sceglie Its può tornare all’università tra qualche anno e completare l’iter accademico”, spiega il rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora .
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato una forte spinta agli ITS, producendo un rilancio di tutto il settore e un notevole incremento di corsi. Il problema è che i fondi del PNRR a giugno 2025 finiranno: se gli ITS dovessero tornare a essere finanziati unicamente dal Fondo Sociale Europeo, c’è il rischio che diminuisca l’offerta formativa. Il messaggio finale emerso da questa giornata è la necessità di investire sugli ITS per contrastare la disoccupazione giovanile. (ANSA).