Il saggio La società adolescente. Padri e figli al tempo dell’identità smarrita di Narciso Mostarda affronta un tema cruciale della contemporaneità: la trasformazione dell’adolescenza da fase evolutiva a condizione permanente che coinvolge gran parte della società. L’autore descrive una realtà in cui gli adulti sembrano aver smarrito il ruolo di guida, mentre i giovani sono immersi in un contesto iper-digitale che rende fragile la costruzione dell’identità. Difetti educativi, instabilità emotiva, crisi dell’autorità, iperconnessione e perdita del senso di comunità costituiscono i nodi centrali del volume.
Il libro analizza le dinamiche psicologiche e sociali che caratterizzano le nuove generazioni: la dipendenza dai dispositivi digitali, l’assenza di confini emotivi chiari, la difficoltà a tradurre desideri in progetti reali. Mostarda introduce il concetto di “adolescenza cronica”, una condizione in cui i figli restano adolescenti più a lungo e i genitori assumono comportamenti infantili, rinunciando alla funzione educativa. L’autore richiama la necessità di un nuovo patto tra famiglia, scuola e società per ricostruire senso di responsabilità e comunità.
Il volume è stato presentato agli studenti dell’ITS Meccatronico del Lazio Academy coinvolgendo anche rappresentanti di aziende partner e scuole del territorio. L’incontro è stato concepito come uno spazio di confronto intergenerazionale, nel quale Mostarda ha approfondito i temi centrali del libro: la fragilità dell’identità giovanile, l’educazione delegata ai dispositivi, la perdita dei ruoli familiari tradizionali e la necessità di una nuova alleanza formativa.
Agli studenti è stato chiesto di riflettere sul rapporto tra tecnologia, autonomia personale e scelte professionali; ai rappresentanti delle aziende e delle scuole, invece, è stato proposto un dialogo sull’importanza di costruire ambienti formativi capaci di sostenere non solo le competenze tecniche, ma anche la maturazione personale.
L’evento ha messo in evidenza come il libro non sia solo un’analisi sociologica, ma un testo che interpella direttamente il sistema educativo e il mondo del lavoro: l’adolescenza “diffusa”, infatti, non può essere compresa né affrontata senza la collaborazione tra famiglie, scuole, imprese e comunità.

